domenica 3 ottobre 2010

Solium's story (la vera storia del verme solitario di mio zio)

(di Gabriella Giovannini)

Tanto tempo fa,ricordo che ero davvero piccola,passai le vacanze estive nella casa di mia nonna.
Stavano la' i miei zii,che non si erano per la giovane eta' ,ancora accasati.Uno di loro era in verita',particolarmente magro benche' mangiasse davvero tanto,quasi quanto un cavallo.
Mia nonna era davvero in pena,tanto che alla fine,esasperata dalla sua estrema magrezza ,si decise di portarlo da un dottore.
Il dottore lo visito' accuratamente ed alla fine ,mentre lo zietto si rivestiva,scuotendo il capo avanzo' aggiustandosi gli occhiali verso mia nonna e le disse:
"Signora,non ci sono dubbi...ehem...suo figlio è affetto da una parassitosi intestinale."
"Chi diciti dutturi,u me' figghiuzzu chi'ndavi?"
"Signoruzza,vostro figlio ha la tenia solium,il verme solitario"
"A mali pimmia,chi brutta cosa mi dicistuvu dutturi,me figghiu 'ndavi u vermu,mali pimmia che cosa brutta.."
"Dottore come devo fare?"si rivolse allora lo zio preoccupato al medico.
"Niente paura giovanotto,devi solo seguire le mie indicazioni e vedrai che alla fine della prossima settimana ti liberero' dal parassita.Allora,devi mangiare spinaci e uovo sodo a pranzo e cena per 7 giorni,poi al sabato a cena devi saltare l'uovo"
"Grazie ,te ne saro' grato davvero"e così detto,nonna e zio si incamminarono sconsolati verso la via di casa.
Anche mio padre era presente a quella visita perche' amico del nostro medico di famiglia.Mentre nonna e zio tornavano a casa si era infatti fermato a parlare della vicenda col dottore che assegno' a lui il compito di seguire nella dieta mio zio.
La settimana passo' e lo zio seguì alla lettera le indicazioni del dottore:a pranzo spinaci e uovo sodo,a cena uovo sodo e spinaci finche'...
Arrivo' la sera del fatidico sabato in cui la cena era solo fatta di spinaci.
Allo zio venne lo stimolo di andare in bagno,e mio padre lo seguì furtivamente nascondendosi dietro la tenda della doccia con una mazza da baseball..
Lo zio si accuccio' sulla tazza e ad un certo punto dal suo posteriore si senti una vocina arrabbiata che diceva:"E l'uovo?".
Il verme si affaccio' indignato e mio padre prontamente con la mazza lo tramortì in un battibaleno.
E fu così che mia nonna per sdebitarsi regalo' al dottore un bel salame (prodotto casareccio)...ps:storiella tutta inventata ,per chi non l'avesse capito..ahahah

Nessun commento:

Posta un commento